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Le acque termali di Salsomaggiore e di Tabiano

Immagine categoria Acque

Le acque termali di Salsomaggiore sono acque salsobromoiodiche ipertoniche fredde, tra le più ricche (150 grammi per litro) di sali minerali in natura. Sono estratte dai pozzi ad una temperatura di 16°/17°C e ad una densità di 14° Baumé (1° Baumé corrisponde a circa 11 grammi di sale per litro) e contengono circa 151per mille di residuo fisso di sali disciolti alla temperatura di 180° C.  Sono le acque termali con la più alta percentuale di iodio (0,054 grammi per litro) e di bromo (0,23 grammi per litro) e per la presenza di sali ferrosi che si ossidano a contatto con l’aria, assumono un caratteristico color ruggine. Grazie alle loro caratteristiche esplicano:
• azione antinfiammatoria generale;
• azione analgesica;
• azione stimolante sul sistema endocrino;
• azione antisettica e di ripristino dell’attività mucociliare dell’apparato respiratorio.
Le acque termali di Salsomaggiore contribuiscono al riequilibrio dell’organismo e sono in grado di prevenire e combattere in modo naturale molti disturbi di carattere reumatico, respiratorio, ginecologico e venoso periferico.

 

Le acque termali di Tabiano provengono da sorgenti e da pozzi. Sono acque fredde, solfureo-solfato- calcio-magnesiache fortemente mineralizzate e ad altissimo contenuto di idrogeno solforato (tra i più alti in Europa) oltre che di altri preziosi componenti.

Le azioni biologiche delle acque solfuree sono molteplici:
•  agiscono sul sistema neurovegetativo con stimolazione del sistema nervoso parasimpatico;
• agiscono sulla circolazione con effetto vasodilatatorio capillare periferico;
• agiscono sui sistemi di difesa ed antiinfiammatoria con normalizzazione delle IgA secretorie a livello mucoso e aumento delle IgM e IgG circolanti
•  di protezione dai radicali liberi con aumento della disponibilità di glutatione che è il più potente ed importante fra gli antiossidanti  prodotti dall’organismo;
•  metaboliche tra cui sul metabolismo dei glucidi con  un aumento del glicogeno epatico e riduzione della glicemia, sul metabolismo delle proteine con una diminuzione dell’azotemia ossia una stimolazione dell’attività delle cellule epatiche;
•  a livello cutaneo con effetti batteriostatici e micostatici, cheratoplastici e cheratolitici, di stimolo alla rigenerazione tessutale e sebonormalizzanti.

A livello dell’apparato respiratorio l’azione benefica si esplica  in una stimolazione dell’apparato mucosecernente  con aumento, in un primo tempo, della secrezione e in seguito nell’azione anticatarrale e fluidificante del muco con contemporanea rivitalizzazione delle mucose e dell’apparato ciliare.

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